INFORMAZIONI SUL TESTO / DOCUMENTO ---------------------------------- Titolo Documento..........: Formato di Archiviazione..: testo Visualizzatori Consigliati: qualuque visualizzatore (edit/notepad) Descrizione del Documento.: Programma di preghiere mattutine per un campo di reparto. Il filo conduttore e' la canzone "Viva la gente". Contenuti Educativi.......: "Schede" da leggere giorno per giorno. Introduzione,
brano del Vangelo, Gioco-Riflessione, Preghiera. Quota di Registrazione....: 0 INFORMAZIONI SULL'AUTORE E SULLA SUA REPERIBILITA' -------------------------------------------------- Cognome e Nome..: P. Pier Luigi Sodani Indirizzo.......: Via Colle delle Rose 30 CAP/Citta'/Prov.: 00060 - Riano - RM Altro Indirizzo.: aefbianchi@agesci.org Eventuale Curatore del/i testo/i: Cognome e Nome..: Sergio Strampelli
Matteo era un esattore delle tasse, e in quanto tale molto mal visto dalla
gente.
Come tutti gli esattori pretendeva sicuramente dagli altri molto di più di
quanto essi dovessero.
Oggi si direbbe "un poco di buono".
Eppure Gesù, che guarda nel cuore, si rivolge proprio a lui per farne uno dei
suoi apostoli.
Inaspettatamente Matteo risponde prontamente alla chiamata di Gesù. Lascia
tutto e lo segue.
Matteo ha capito infatti che il Signore ha misericordia di lui malgrado il suo
passato.
Andando via di là, Gesù vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato
Matteo, e gli disse: <<Seguimi>>. Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori
e si misero a tavola con lui e con i discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano
ai suoi discepoli: <<Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani
e ai peccatori?>>. Gesù li udì e disse: <<Non sono i sani che
hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi:
"Misericordia io voglio e non sacrificio". Infatti non sono venuto
a chiamare i giusti, ma i peccatori>>.
Ciascuno dei presenti, in assoluto silenzio, va alla ricerca di qualcosa di
bello da regalare al suo vicino di posto.
Quando tutti sono tornati in cerchio ognuno consegna al suo vicino ciò che
ha trovato spiegando perché ha scelto quella cosa piuttosto che un'altra.
Beati voi che avete un cuore grande
disposto a raggiungere
il più lontano dei fratelli
Beati voi che non amate soltanto chi é bello
simpatico ed intelligente
ma anche l'ultimo del reparto
trascurato da tutti.
beati voi che non dire mai "basta" al perdono e all'amicizia
ma cercate di diventare "il prossimo" di chi sbaglia,
del povero e dell'antipatico.
Beati voi che non dividete il mondo
in buoni e cattivi,
bravi e somari, ricchi e poveri
ma considerate tutti
fratelli da capire ed amare.
beati voi che non dire mai;
"gli amici che ho, mi bastano !"
perché non vi dimenticate
di tutti quelli che nel mondo
sono soli, tristi, e in attesa di amicizia.
Beati voi che avete il cuore come il mio:
grande come il mondo.
La Gente che Gesù ha incontrato.
Gesù ha avuto una particolare attenzione verso i bambini. Quando i suoi discepoli
volevano scacciarli lui invece ha voluto che venissero accanto a lui.
I "grandi" non sembrano amare i bambini. Li considerano degli scocciatori.
Gesù invece li ha presi come esempio di allegria, di semplicità e di bontà
di cuore.
Occorre farsi "piccoli" cioé semplici e rivolgersi a Dio sapendo
che ci vuole bene e si interessa a noi anche quando non sembra che ciò accada.
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: <<Chi dunque é il più grande nel regno dei cieli?>>. Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: <<In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
Gioco-riflessione:Ciascuno dei presenti immagina di essere un animale, quello che a lui più
piace e che gli sembra il più adatto a lui.
Muovendosi (compostamente) come si muoverebbe l'animale da lui prescelto si
recherà in silenzio a compiere un gesto simpatico ed affettuoso nei confronti
di un altro dei presenti.
Tornato a posto cercherà di spiegare agli altri ciò che ha voluto dire col
suo gesto.
Beati voi che non dite mai "basta!"
perché non siete mai sazi.
Beati voi che siete convinti
di non poter crescere da soli
e non vi accontentate
dell'amico o dell'amica del cuore.
Beati voi che credete nell'amicizia
e cominciate voi a donarla.
Beati voi che di fronte a un fratello che soffre
dite sempre "Me ne importa!"
Beati voi il cui cuore non é mai pieno
perché vuole raggiungere
tutti i fratelli del mondo.
Beati voi che a casa, a scuola, con gli amici
mettete in pratica il mio invito
"E' meglio dare che ricevere".
La Gente che Gesù ha incontrato.
In questo episodio del vangelo si parla di un giovane, del quale non conosciamo
il nome, molto bravo e serio il quale chiese a Gesù che cosa dovesse fare per
essere perfetto.
A Gesù piacque molto questa domanda ed ebbe un senso di grande affetto nei
suoi confronti.
Purtroppo le tante ricchezze che il giovane possedeva non gli permisero di accettare
l'invito.
Spesso siamo attaccati a tante cose e non ci lasciamo affascinare dagli inviti
di Dio.
Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?". Egli rispose: "Perché mi interroghi su ciò che é buono? Uno solo é buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti". Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispose: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso". Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?". Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto, và, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". Udito questo, il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.
Gioco-RiflessioneTutti sono muniti di un foglio di carta e di una penna per scrivere una lettera
a Gesù.
In questa lettera occorre scrivere due cose:
1. Chi sono io, quello che faccio, come mi comporto ecc..
2. Che cosa penso che Gesù mi dica incontrandomi.
Ognuno poi, durante il giorno, ne parlerà con uno dei Capi.
Cinema, giornali, radio e televisione
sfornano ogni giorno le loro proposte
Spettacoli, canzonette, fumetti e fotoromanzi
ci assillano con i loro messaggi
Chi ammazza, chi ruba, chi picchia,
chi spara, chi ama, chi tradisce
Chi cerca diamanti,
chi corrompe, chi seduce.
Chi si droga, chi si suicida.
E' un suono assordante
di mille altoparlanti
ognuno vanta la sua merce
e tenta di piazzarla
Non c'é né bene, né male
né giusto, né ingiusto.
Tutto é possibile, utile e lecito.
Ma io so Signore che esitono due strade
del bene e del male
per la vita e per la morte
Una incanta e seduce
l'altra sostiene e fa crescere
Una é bella a vedersi e facile a seguirsi,
ma non porta a niente.
Aiutami Signore a scegliere la tua via.
Aiutami a camminare ogni giorno con te.
La Gente che Gesù ha incontrato.
Nella pagina del Vangelo che leggiamo questa mattina ci meraviglia un pò il
fatto che Gesù chieda ai suoi discepoli che cosa dice la gente di lui.
Spesso noi diciamo che non ci importa nulla di ciò che la gente dice di noi.
Ma quella di Gesù non é una sciocca curiosità bensì l'occasione per far
dire ai suoi amci ciò che veramente penso di lui.
A nome di tutti risponde Pietro che é una persona molto focosa, ma anche molto
affezionata a Gesù.
Gesù lo riconosce affidandogli una grande missione.
Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, chiese ai suoi discepoli:
<<La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?>>. Risposero: <<Alcuni
Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti>>.
Disse loro: <<Voi chi dite che io sia?>>.
Rispose Simon Pietro: <<Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente>>.
E Gesù: <<Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né
il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico:
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli
inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli,
e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che
scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli>>. Allora ordinò ai discepoli
di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.
Ciascuno ricevere due cartoncini.
Su di uno scriverà due cose che gli piacerebbe fare in futuro e sull'altro
due cose che non gli piacerebbe fare.
Quando tutti hanno scritto chi vuole puo' comunicare agli altri ciò che ha
scritto.
Signore sappiamo bene
che a ciascuno di noi hai affidato
monete d'oro da spendere e da far fruttare.
Sono le nostre doti, le nostre capacità
la nostra giovane età.
Ci hai colmati di doni Signore.
Ma noi spesso facciamo come l'avaro
teniamo le monete nascosto
per paura degli altri, per invidia, per pigrizia.
Per questo la nostra vita
é fredda e piatta, senza amore e senza allegria.
Signore aiutaci a vincere la paura
del "che diranno gli altri?"
Liberaci dall'illusione di arricchire trattenendo per noi.
La Gente che Gesù ha incontrato.
Un incontro involontario ed inaspettato di Gesù con una donna sorpresa in flagrante
adulterio.
Ci si potrebbe aspettare che Gesù, così santo, se la prenda con quella poveretta,
ed invece - sorpresa - Gesù se la prende piuttosto con quanti l'hanno condotta
lì da lui in mezzo ad una piazza riempiendola di vergogna.
In effetti Gesù, che vede nel cuore, ha capito che gli accusatori della donna
sono degli insinceri, mentre la donna forse é solo una persona fragile e bisognosa
di comprensione.
Così, pur raccomandandole di non peccare più, la rimanda a casa sua senza
condannarla.
Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all'alba si recò di
nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio
e, postala nel mezzo, gli dicono: <<Maestro, questa donna é stata sorpresa
in flagrante adulterio. Ora Mosé, nella Legge, ci ha comandato di lapidare
donne come questa. Tu che ne dici?>>.
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù,
chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo,
alzò il capo e disse loro: <<Chi di voi é senza peccato, scagli per
primo la pietra contro di lei>>. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani
fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse:
<<Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?>>. Ed essa rispose:
<<Nessuno, Signore>>. E Gesù le disse: <<Neanch'io ti condanno;
và e d'ora in poi non peccare più>>.
Durante la celebrazione della Messa ci si scambia sempre un gesto di pace.
Questa mattina ognuno dei presenti farà un gesto originale di amicizia nei
confronti di un altro dei presenti usando una espressione personale di perdono
e di pace.
Beati voi che dite "si" quando é si e "no" quando é no.
Beati voi che non vi nascondete
dietro al "non posso"
quando pigramente vi affidate
al "Non mi va. Non voglio!"
Beati voi che non cercate di apparire diversi
da quello che realmente siete.
Beati voi che non vi nascondete
dietro al polverono di pretesti e bugie,
ma riconoscete i vostri difetti
e cercate di migliorare.
Beati voi che non fate posto all'invidia
ma gioite del bene altrui e mettete in comune la vostra gioia.
Beati voi se la vostra parola
corrisponde al pensiero
se il vostro volto rispecchia
i desideri del cuore.
La Gente che Gesù ha incontrato.
Come ci racconta il vangelo Zaccheo era piccolo di statura, ma aveva una grande
curiosità e forse un grande bisogno di Dio.
Chissà quanti, a Gerico, risero di lui mentre saliva sull'albero per poter
vedere Gesù.
Il suo fu un gesto coraggioso perché essendo ricco doveva anche essere molto
conosciuto e non ci faceva certo una bella figura salendo su quell'albero.
Gesù é molto attento a questo fatto. Si ferma sotto l'albero e lo invita a
scendere. Anzi si autoinvita a casa sua.
Zaccheo é subito pronto lo accoglie con molta gioia.
Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo,
capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli
riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti
e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: <<Zaccheo,
scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua>>. In fretta scese
e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: <<é andato
ad alloggiare da un peccatore!>>. Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore:
<<Ecco, Signore,
io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco
quattro volte tanto>>. Gesù gli rispose: <<Oggi la salvezza é
entrata in questa casa, perché anch'egli é figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo
infatti é venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto>>.
Tutti ricevono due biglietti e sono muniti di penna. In uno dei biglietti scriveranno:
PARLO SOPRATTUTTO CON.....PERCHE'.....
nell'altro invece
NON PARLO QUASI MAI CON....PERCHE'....
Quando tutti hanno scritto si consegnano i biglietti ai destinatari.
Volendo si può fare un pò di scambio su ciò che é stato scritto da ciascuno.
Signore tu ci scruti e ci conosci
Tu entri nei nostri più nascosti pensieri
sai anche le strade dei nostri desideri
e le parole non ancora pronunciate.
Dove potremmo nasconderci da Te ?
Come sfuggire alla tua presenza?
Ai confini del mondo e nello spazio
ti troveremmo più presente
più vicno, più dentro.
Tu ci vuoi bene perché ci hai tessuto
fibra per fibra nel grembo di nostra madre.
Prima di ogni altro
Tu ci hai visto germogliare
e ci hai sorriso nel condurci alla vita.
Allora guardaci Signore e scrutaci:
entra nel fondo dei nostri pensieri
Il tuo sguardo di illumini e ci dia gioia.
Non farci scappare da Te.
Bartimeo é pieno di fiducia nella potenza del Signore Gesù tanto che non
si lascia convincere da nessuno e al suo passaggio grida più forte che può
per richiamare la sua attenzione.
Quando Gesù lo chiama butta via perfino il suo mantello (che é l'unica cosa
con la quale poteva difendersi dal freddo) tanto é sicuro che finalmente riavrà
la vista.
E giunsero a Gerico. E mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai discepoli
e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco, sedeva lungo la strada
a mendicare. Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare
e a dire: <<Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!>>. Molti
lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: <<Figlio di
Davide, abbi pietà di me!>>.
Allora Gesù si fermò e disse: <<Chiamatelo!>>. E chiamarono il
cieco dicendogli: <<Coraggio! Alzati, ti chiama!>>. Egli, gettato
via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: <<Che
vuoi che io ti faccia?>>. E il cieco a lui: <<Rabbunì, che io riabbia
la vista!>>. E Gesù gli disse: <<Và, la tua fede ti ha salvato>>.
E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.
Signore ogni tua parola é vera
ma il tuo invito a pregare, a chiedere, a bussare alla tua porta
non riuscivo a capirlo.
Tante volte ho pregato chiedendoti aiuto.
Ti ho chiesto la voglia di studiare di più
e la voglia non viene
Ti ho chiesto di darmi la forza
di non far arrabbiare gli altri
e ancora non ci riesco.
Ti ho chiesto...
ma ho sempre creduto di non essere ascoltato
E allora ho pensato: "A che serve pregare?"
L'altro giorno, a casa di amici, ho visto un bambino.
Si era accostato alla caffettoera bollente
e, a ogni costo, voleva toccarla.
La mamma gli ha preso la mano
e lo ha portato lontano.
Lui gridava, piangeva,
chiedeva di metter la mano su quella cosa
che gorgogliava e sbuffava.
Allora ho capito, Signore:
la mamma lo stava ascoltando, anche se lui non capiva.
Davanti a te Signore
siamo come bambini
che non sempre conoscono
quale é il vero bene.
Signore ho ricominciato a pregare.
Io lo so che mi asolti
anche quando mistringi la mano e mi porti lontano
dalla "caffettiera bollente"
Ho ricominciato a pregare, Signore
ma ad ogni richiesta ora aggiungo
"Sia fatta la tua volontà"