30 MARZO 1928 - 30 MARZO 1996
TRISTE ANNIVERSARIO STORICO PER LO SCOUTISMO
scioglimento ASCI 1928. Un pezzo di storia dello scautismo italiano
Il Consiglio dei ministri approvava nella seduta del 30 marzo 1928 il
decreto-legge con il quale si decideva la definitiva soppressione
dell'ASCI. Questo decreto legge, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del
13 aprile 1928, reca la data del 9 aprile e nella sua parte sostanziale
recita cosi':
==== DL n.696 del 9 aprile 1928 ==========================================
Gli articoli 2, 3, 4 del Regio decreto legge 9/1/1927 n.5 sono abrogati e
sostituiti dal seguente:
"Per assicurare il raggiungimento delle finalita` che la legge istitutiva
dell'Opera Nazionale Balilla si prefigge, e` vietata, a decorrere
dall'entrata in vigore del presente decreto, qualsiasi formazione od
organizzazione anche provvisoria, che si proponga di promuovere
l'istruzione, l'avviamento professionale, arte o mestiere, o in qualunque
altro modo, l'educazione fisica, morale e spirituale dei giovani,
eccettuate le formazioni e le organizzazioni facenti capo all'Opera
Nazionale Balilla.
I prefetti ordineranno entro trenta giorni dall'entrata in vigore del
presente decreto, lo scioglimento di tutte le formazioni od organizzazioni
comprese nel divieto al precedente comma.
= La mozione di scioglimento dell'ASCI ===================================
Il Consiglio Generale dell'ASCI, riunito in assemblea straordinaria il 6
maggio 1928,
- visto il DL n.696 del 9 aprile 1928 riportante modifica alla legge
sull'ONB
- udita la relaziona fatta dal presidente del commissariato centrale
- presa in visione la circolare inviata dal comm. centrale ai comm.
provinciali in data 22/4/1928 con la quale ha deliberato lo
scioglimento di tutti i Riparti ASCI
delibera ad unanimita`
di approvare la relazione del presidente e l'operato del Commissariato
centrale che risulta veramente ispirato alla difesa dei diritti e della
dignita` dell'Associazione, di conformarsi alla volonta` della legge
dichiarando disciolta l'Associazione, nella serena consapevolezza che
tutti i dirigenti hanno lavorato nel campo della formazione giovanile col
solo scopo di preparare una giovinezza forte e sana di corpo e di mente,
educandola al pieno compimento di ogni suo dovere, e di aver perseverato
nel loro compito finche' e` stato loro permesso e percio` oggi, come
sempre, ubbidiscono, pregando il Signore che il loro sacrificio ribondi al
bene della gioventu` e della Patria.