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Etienne Roze
SPIRITUALITÀ DEL RAID GOUM NEL DESERTO

 

 

 


Edizioni Sant'Antimo
Siena 1995
cm. 15 x 21,5 pagine 179

 


GOUM ?
Hai già sentito questa parola? Cosa sarà? Una ricetta di cucina a base di riso e di zafferano? Un gruppo di terroristi «Group Organization Uganda Military»? Un Club Med nel Sahara? Una nuova ondata di desperados? Oppure l'arrivo di un tornado dal Pacifico?

Se ti è capitato di provare nostalgia di ritrovarti con te stesso, voglia di infinito, urgente bisogno di incontrare amici veri o di approfondire la tua fede in Cristo Salvatore dell'uomo, allora sì, allora questo libro che hai tra le mani è per te.

Ecco cosa sono i Goum: l'avventura dei raid Goum nel deserto è stata lanciata nel 1969, da Michel Menu, uomo profetico per il nostro tempo. Da allora essa non smette di entusiasmare migliaia di persone, sempre più numerose per camminare in quelle distese aride e solitarie. Quale può essere il motivo che suscita questo nuovo interesse per il raid, il deserto, il silenzio? Non ci sarà forse nella parola Goum - meraviglioso termine della lingua araba - un segreto dinamismo e una spiritualità adatta a coloro che desiderano trarre dalla loro vita il massimo di fiori e di frutti?

Questo libro è quindi rivolto a tutti quelli che vogliono reimparare a conoscersi nel proprio corpo, nel loro spirito e nella loro anima, grazie al cammino su ampie distese, alla povertà vissuta, ad un vento di libertà, a relazioni umane autentiche... una strada che conduce, a quanto pare, verso la felicità.

Padre Etienne (Stefano) ROZE è un sacerdote, canonico regolare dell'Abbazia di Sant'Antimo in Toscana. Dal 1977, ha partecipato a numerosi raid Goum in Francia, Terra Santa e Hoggar. Questo libro è il frutto della sua lunga esperienza, maturata in quegli spazi sconfinati.


INDICE
1 - C’ERA UNA VOLTA... I GOUM 2 - GOUM! UNA PAROLA MERAVIGLIOSA 3 - LA SPIRITUALITÀ DEI RAID GOUM A - PRIMA DI TUTTO... PARTIRE! B - ADOTTARE I MEZZI o IL DESERTO o VESTIRSI Dl POVERTÀ o IL CAMMINO SU AMPIE DISTESE o OSARE IL RAID! o NEL DESERTO, SOFFIA UN VENTO DI LIBERTÀ! o UNA VOCE SUSSURRA NEL SILENZIO o IMPARARE A MERAVIGLIARSI DAVANTI ALLA BELLEZZA o VIVERE L’ISTANTE PRESENTE E METTERSI IN PRESENZA o IL CORAGGIO DELL’INIZIATIVA o LA DELICATEZZA DEL SERVIRE o IL GUSTO PER LE COSE BEN FATTE C - RAGGIUNGERE LO SCOPO IL TEMPO DEI FIORI: o L’UNITÀ RITROVATA: FONTE DI ARMONIA E PIENEZZA o LA SCOPERTA DEL REALE: LA PORTA APERTA SULLA VERITÀ IL TEMPO DEI FRUTTI: o UNA FRATERNITÀ VERA o UNA FEDE STIMOLATA E RAVVIVATA o UNA MISSIONE RAGGIANTE 4- APPENDICE o MESSA A PUNTO DI ALCUNI CONSIGLI PER «LANCIARE» BENE UN RAID GOUM o LA CROCE GOUM o PER SAPERNE DI PIÙ SUI GOUM


«Eravamo all’ottavo giorno della mia panne nel deserto, e avevo ascoltato la storia del mercante bevendo l’ultima goccia della mia provvista d’acqua .
- Ah, dissi al piccolo Principe, sono molto graziosi i tuoi ricordi, ma io non ho ancora riparato il mio aeroplano, non ho più niente da bere, e sarei felice anch’io se potessi camminare adagio adagio verso una fontana! (..)
Mi guardò e rispose al mio pensiero:
- Anch’io ho sete... cerchiamo un pozzo...
Ebbi un gesto di stanchezza: è assurdo cercare un pozzo, a caso, nell’immensità del deserto! Tuttavia ci mettemmo in cammino (..)
- ll deserto è bello, disse il piccolo Principe. Ed era vero! Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio...
– Ciò che abbellisce il deserto, disse il piccolo Principe, è che nasconde un pozzo in qualche luogo ...» (Saint-Exupéry - «Il Piccolo Principe»)


Quando Pietro venne a bussare alla nostra porta, lo accogliemmo sperando di potergli dare un rifugio e un po’ di conforto. Da troppo tempo infatti, errava nel deserto della propria vita, trascinando il suo bagaglio di ferite, le sue delusioni passate, le sue angosce future. Un ragazzo già finito a trent’anni! Incapace di mettersi in cammino alla scoperta di un pozzo. E, come Pietro, ci sono i vari Enrico, Giacomo, Chiara e tutti gli altri... una gioventù-vittima che ha sete, poiché, nei meandri di un mondo che ha immolato Dio sull’altare del profitto, cerca, senza trovarlo, Colui che - come un pozzo - si nasconde nel loro cuore. Questi giovani, oggi più di ieri, hanno sete d'acqua pura, perché troppo a lungo sono stati privati di quei valori e di quegli slanci che danno un senso alla vita. Chiedono luce e sono stati rimpinzati di piaceri meschini. Stanchi, accecati, alla ricerca di quale acqua purificatrice, essi avanzano titubanti?

Certo, l'uomo è assetato di felicità eterna, poiché eterna è la sua vocazione e non può sottrarsi ad essa. «Signore, ci hai fatto per te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te» (Sant'Agostino - «Le Confessioni»). Una felicità che non tollera ritardi. Eppure l'uomo di oggi è triste e disorientato perché cerca e non trova, bussa ma nessuno gli apre, chiama: nessuno gli risponde!

Che cosa è accaduto? Che cosa gli è successo? Una frattura! Qualcosa di serio ha infranto in profondità l'armonia del suo essere. Per orgoglio, ha abbandonato la Sorgente d'Acqua viva per scavarsi cisterne crepate che non trattengono l'acqua. Eccolo ormai vuoto, terra deserta, arida. Egli ha dimenticato che, da qualche parte nel suo cuore, si celava un pozzo: «Tardi ti amai, o bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai! Si, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Eri con me, e non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua hagranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi dal desiderio della tua pace» (Sant'Agostino - «Le Confessioni»).

L'uomo troverà la corda per calare il secchio nel pozzo? Accetterà i suggerimenti che gli permetteranno di rispondere a quelle gravi domande che travagliano il suo cuore e davanti alle quali resta spesso muto e sgomento? Dove sono? Dove vado? Qual è il senso dell'enigma che sono? Che teatro è questo mondo in cui piango sotto la maschera del riso? Perché il male? La morte? La sofferenza? Esiste la verità? È possibile dare un senso alla vita e realizzarla? Sono fatto per il nulla o per la vita eterna? In certi momenti, questi interrogativi affiorano, insidiosi, alla superficie del dubbio; in altri, picchiano con violenza alle porte della vita che si lascia sfuggire questo grido: «Insomma perché vivere? Perché continuare a trascinarmi, errando qua e là sotto il peso dei miei problemi...?» Di fronte a simili domande, l'uomo è troppo spesso scoraggiato, senza risposte, talvolta in preda alla disperazione. Ma rinunciare a porsi questi interrogativi, significherebbe abdicare di fronte a quella grande avventura che consiste nella ricerca della verità e nel camminare verso la vita. Purtroppo i fatti restano: alcuni tentano di sfuggirvi con il suicidio, oggi sempre più frequente; altri chiudono gli occhi per non vedere e si ubriacano di rumori, eccitazioni e piaceri, per dimenticare, seguendo - ciechi - le inquietudini di un mondo sempre più impaziente di andare da nessuna parte...

Alziamoci e partiamo! Dal momento che l'uomo ha sete, cerchiamo un pozzo! Stai attraversando un momento di incertezza e di dubbio? Sei snervato da una vita frenetica? Hai bisogno di una settimana per ritrovarti, faccia a faccia con te stesso, in cammino verso l'essenziale? Sta terminando un anno di esami e di studi faticosi? Aspiri al silenzio, alla libertà vera, alla fraternità senza ipocrisia? Vuoi delle indicazioni precise per orientare meglio le tue scelte future? Mettiti in cammino nel deserto perché lì c'è una raggiante presenza, perché qualcosa lo abbellisce, perché da qualche parte vi si cela un pozzo d'acqua zampillante per l'uomo assetato di felicità eterna. Questa è la meta verso la quale vanno i Goum.

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Il libro che hai tra le mani ha uno scopo:

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Il piano di questo libro è semplice:


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Giunti alla soglia di questi appunti, raccolti là dove il vento soffia la sua dolce cantilena di libertà vera, non sarebbe forse il caso di fermarci? Bisogna sapere che l’avventura Goum non si regge, innanzi tutto, su discorsi più o meno sofisticati, né su lunghe dimostrazioni, ma su fatti concreti, su un’esperienza vissuta in prima persona. Il gusto del raid non si può comunicare per corrispondenza! Bisogna parteciparvi decisamente... Un po’ come gli apostoli Giovanni e Andrea: appena il Battista mostrò loro l’Agnello di Dio, essi lo seguirono per sapeme di più: «Maestro, dove abiti?» Gesù non iniziò là, sulle rive del Giordano, un discorso razionale "ex cathedra" sulle condizioni per diventare suoi discepoli. La sua fu una risposta molto semplice, secca: «Venite e vedrete!» (vedere Giovanni 1, 35-39). La vita cristiana non consiste nel perdersi in chiacchiere, ma nel vivere, nell’incontrare Qualcuno e nell’amarLo dando tutto. Consiste ancora nel convertirsi risolutamente. L’avventura Goum è la stessa cosa!

Buon raid Goum ! ...