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Lucina Spaccia
LE VOCI DEL PRESEPIO
spunti per animazioni, recite e veglie natalizie

L/C

 





Nuova Fiordaliso
ROMA 2000
ISBN 88-8054-120-X
cm. 10,5 x 15 pagine 55

collana: piste - arte scout

"Andiamo fino a Betlemme per vedere
quello che è accaduto
e che il Signore ci ha fatto sapere"

Lc 2,15

 



Per rivivere la magica notte di Betlemme o animare veglie e recite natalizie in gruppi o in famiglia.

Questa collana intende offrire a tutti ibambini e le bambine che vivono la fantastica esperienza del Branco o del Cerchio piccoli manuali con preziosi consigli, utili per percorrere la PISTA con sempre maggiore sicurezza e competenza.


Introduzione

Dar voce al presepe: ecco il tentativo di queste pagine.
Immaginare le parole o meglio i pensieri di chi c’era quella notte a Betlemme e incontrarli uno per uno: uomini, bestie e cose come fossero vivi, come fosse oggi. Entrare nella stalla silenziosamente, vestire i loro panni e adorare il Bambino. È Lui il centro della notte, tutto ruota attorno al sonno del Bambino: le parole sono sussurrate, i sorrisi sono pacati, i gesti sono morbidi e naturali perché quel sonno non sia interrotto, perché quel volto nuovo alla vita sia la Vita stessa, perché esso assorba da solo tutte le energie, tutte le speranze, tutte le attese, tutti i sogni, tutte le profezie.

E ci si accoccola attorno al Bambino, e ognuno trova il proprio posto, e ognuno lo guarda dal proprio punto di vista, e ognuno, scosso dagli eventi della notte, riflette del proprio stato. Si sta bene in questa compagnia mista di uomini, donne e animali dove il rapporto è equilibrato, dove c’è un po’ di spazio per tutti anche per i lontani anche per chi, col presepe, sembra non aver a che fare: i più indaffarati, i più indifferenti, i più stranieri. Egli, il Bambino, la Vita, è al centro, proprio come nel presepe. Ma questo presepe non si fa, non si disegna, né si ritaglia, non si guarda né si racconta solamente. Questo presepe parla e pensa, questo presepe si ascolta.
Sono le voci della notte di Betlemme, della notte di Natale perché tutti possano, per un po’, entrare nella stalla, far compagnia al Bambino, ed ascoltarne il respiro.
Lucina Spaccia