«SCOUT, BIT & TAMBURI»
Bollettino telematico di informazione

a cura del Gruppo di Sperimentazione Informatica

Numero 11bis - Novembre 1997


COME TI TRASFORMO IL CLAN

ovvero come creare scompiglio in una normale unità non avvezza a lavorare elettronicamente

di Chiara Bettaglio (Ape Strombazzante) - Clan Voghera 1 (PV)

Nota della redazione: questo articolo è stato scritto secondo quanto emerso dalla riunione del Clan Voghera 1. Le conclusioni emerse e qui riportate sono quindi da intendersi come opinioni del clan in questione e non quelle "ufficiali" del Gruppo di Sperimentazione Informatica, che invece compaiono in altre parti del bollettino e nei vari documenti pubblicati.

L'esperimento è compiuto: le luci sono spente.
La curiosità che ha regnato sovrana negli ultimi giorni all'interno del Clan Voghera 1º è stata saziata.
Introdurre l'uso del computer all'interno di un gruppo di persone che al massimo lo usano per giocare o per scrivere ha provocato da un lato interesse, dall'altro una sorta di riluttanza nel capire a che cosa potesse servire un aggeggio tecnologico nell'ambito scout. Effettivamente, prima della dimostrazione di alcuni programmi, le domande che venivano poste riguardavano soprattutto l'applicazione dell'apparecchio ad attività che per abitudine vengono svolte manualmente, la praticità di trovare una presa di corrente in mezzo a un bosco e la famosa essenzialità scout.
L'interesse per l'attività un po' insolita per questo Clan è stato comunque grande, anche se l'uso dei termini tecnici indispensabili ha reso un tantino noiosa la spiegazione.
Per quanto riguarda i programmi di gestione del gruppo i commenti sono piovuti positivamente, anche considerando che i nostri capi, oberati di lavoro, troverebbero più pratico l'utilizzo di un database per svolgere la normale amministrazione; rispetto ai programmi "pratici" c'è molta confusione. Ovvero, sono utili, fatti bene, simpatici da usare, ma c'è qualche ma.
Primo fra tutti l'applicazione di un programma ad un'attività "pratica" come, ad esempio, il riconoscimento di fiori e piante: c'è stato qualcuno che ha fatto presente che un libro di botanica da sfogliare è più economico, avvincente ed ecologico di "Flora".
Altro ostacolo alla diffusione informatica è la condizione che non ci si fossilizzi solo davanti allo schermo riducendo l'attività scout ad una parte puramente teorica e mettendo in secondo piano la sezione pratica, ma ci sia una fusione armoniosa l'una e l'altra, abbinando il progresso alla tradizione.
Un terzo punto riguarda il parametro "essenzialità".
Dunque, essendo il mio Clan più o meno fedele a questa famosa regola, gli animi si sono accesi nella discussione riguardante se l'ipotetico acquisto di un computer fosse veramente utile ai fini dell'attività e/o fosse solo lo sfoggio di un "orpello" davanti agli altri gruppi della zona. Questione insoluta, anche perché all'interno dell'unità persistono opinioni radicate all'attività scout "delle origini" sebbene ci consideriamo un Clan di larghe vedute...
La telematica è vista come un interessante mezzo per scambiare opinioni, esperienze, consigli, a patto che non sfoci nel fanatismo; l'esistenza di un sito Internet ha provocato qualche protesta da parte di chi vede lo scautismo originario come tale e non tollera certe manifestazioni tecnologiche come parte integrante dell'attività, mentre per il resto il gruppo è un ottimo mezzo per diffondere la conoscenza del movimento scout a livello internazionale.
Insomma scout informatici sì, ma con qualche riserva: il computer può far parte della vita scout a parte che non ne diventi il centro principale.

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