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CRISTIANA RUSCHI DEL PUNTA
SETTE PUNTI NERI
viaggiamo insieme nella natura

L/C

 

 

ÀNCORA
MILANO 1991
ISBN 88-7610-206-X
cm. 12,5 x 18 pagine 174

Per fare il prato occorrono un trifoglio e un’ape.
Un trifoglio, un’ape. E il sogno.
Se le api sono poche,
il sogno puo bastare.

Emily Dickinson



PRESENTAZIONE
Tocca a me il compito di presentare la nuova edizione di «Sette punti neri». Qualche anno fa, al primo incontro nazionale Agesci delle Capo e dei Capo Cerchio, scrivevo:

«Il Bosco non sono quattro mura o un confine preciso, come gli ambienti in cui si svolgono normalmente le vicende delle bambine e le storie letterarie, che hanno come protagoniste le bambine.
Il Bosco è uno spazio aperto e libero, dove sono possibili il gioco e l’avventura.
Eppure il Bosco ha un tetto e pareti di foglie che sanno dare un senso di protezione.
Nel Bosco, attraverso i giochi dei rami e delle foglie filtra la luce, a delineare i contorni delle cose a rendere visibile il cammino e sicuri i passi
Perché nel Bosco c’è un sentiero tracciato, non incerto, non nascosto.
Percorrere un sentiero nel Bosco significa seguire una traccia.
Bisogna tenere gli occhi aperti e le orecchie tese respirare a fondo per cogliere odori e profumi avere gambe agili e maniche sanno afferrare e appoggiarsi senza strappare e senza ferire.
Nel Bosco non si corre. E allora c’è tutto il tempo di guardarsi intorno, di vedere, di conoscere di godere il cammino.
Il Bosco è a misura del volo di una Coccinella. Volo breve certo, ma ogni passo, ogni pausa è un nuovo incontro, una nuova scoperta, un nuovo amico.
Il Bosco è vivo. Vive della vita degli alberi dei fiori degli animali delle acque, delle piante e degli uomini che lo attraversano e lo formano. Per questo chi accoglie l’avventura del Bosco non è mai solo».

Si trattava, dopo anni in cui il Coccinellismo aveva percorso strade diverse dall’intuizione originale del Simbolismo, di ricomprendere e ridefinire una tradizione ed un’esperienza e poi di attualizzarle alla luce delle nuove scelte associative e dei bisogni dei bambini e delle bambine di oggi.
Questa nuova edizione di «Sette punti neri» è uno dei frutti del cammino difficile e appassionante insieme percorso da chi ha continuato a credere nel valore e nell’efficacia di uno strumento educativo come il Bosco e si è impegnato perché questo strumento e questa tradizione tornassero ad essere ricchezza, gioco e avventura di crescita.
In questa edizione riproponiamo come racconto base per giocare al Bosco «Sette punti neri», così come Cristiana Ruschi Del Punta l’ha pensato e voluto e così come i Cerchi italiani l’hanno conosciuto ed utilizzato fino ad ora.
Presentiamo poi anche i nove racconti che integrano il testo base, secondo le indicazioni e i suggerimenti raccolti nel corso di questi primi anni di adozione di «Sette punti neri».
Ogni nuovo racconto è introdotto da una scheda, che ne illustra la collocazione rispetto al testo base il contenuto e le possibilità di utilizzo.
[...]

I nuovi racconti non modificano la struttura di «Sette punti neri», ma ne sviluppano gli spunti e i temi. Con le integrazioni diventa particolarmente importante rispettare, nella proposta dei racconti e degli incontri ai bambini la successione cronologica delle avventure di Cocci e delle altre coccinelle e il cammino dal Prato al Bosco alla Montagna: uscire, insomma, dall’occasionalità delle esperienze per giocare con continuità e consequenzialità una storia, com’è nella scelta dell’Ambiente Fantastico.
Molti dei racconti integrativi sono «racconti nel racconto». La scelta non è stata casuale, ma voluta, per rispettare quello che altrove abbiamo chiamato «approccio lirico» ai significati tipico della tradizione del Coccinellismo e che tuttora riteniamo valido nella proposta che rivolgiamo ai bambini e alle bambine.

Come Cocci, anche i bambini dei nostri Cerchi vivono con noi esperienze, che li toccano e li coinvolgono profondamente fino a domandarsi il significato e il messaggio nascosto (o rivelato) in ciò che hanno vissuto. Il racconto - come ogni racconto offerto all’ascolto di bambini e di bambine - rappresenta un passaggio privilegiato dall’esperienza del valore alla sua comprensione razionale attraverso il messaggio simbolico, che si traduce poi anche nel linguaggio e nei segni caratteristici del Cerchio.
Abbiamo ritenuto utile far seguire ai racconti due appendici. Nella prima sono richiamate le caratteristiche salienti dei personaggi principali di «Sette punti neri» e degli incontri minori. Nella seconda c’è un piccolo glossario Bosco, in cui il linguaggio tradizionale del Cerchio è arricchito dagli spunti del racconto.
Un grazie particolare va a Cristiana Ruschi Del Punta; e poi a Maria Luisa Centofanti a Paolo Ghirelli e a Cinzia Cotti per i loro racconti.
Grazie a tutti quelli che hanno fornito testi suggerimenti rilievi critici e idee nel paziente lavoro di impostazione raccolta, stesura e verifica di questo testo.
Ora tocca ai Capi e alle Capo continuare a fare del Bosco un bellissimo gioco per le Coccinelle.
Non occorre poi molto: un po’di intelligenza, di fantasia, di amore di giusto rispetto per lo strumento e le sue possibilità molta attenzione alle persone e alla realtà.
Se poi come dice Emily Dickinson, «... le api sono poche, per fare il prato bastano i sogni». 0 no?!
Buon Volo!
Anna Perale